E’ nato prima l’uovo o la gallina?
La
risposta, oggi considerata definitiva anche dalla scienza, è che è l’uovo a d
avere il diritto di primogenitura. Le prime uova di uccello infatti risalgono a
200 milioni di anni fa, mentre le prime uova fossili ritrovate sono molto più
antiche: sono state deposte 350 milioni di anni fa dai captorinomorfi, il
gruppo di rettili più primitivi. Nel Carbonifero è poi avvenuta una delle
rivoluzioni più importanti della storia dell’evoluzione degli esseri viventi: i
rettili adottano una soluzione che gli permette di rendere indipendente dalla
presenza dell’acqua la delicata fase riproduttiva. L’uovo, che era avvolto solo
da una membrana, viene dotato di un guscio rigido, sottile e poroso che
protegge l’embrione dal rischio di disidratazione e dai predatori, e di una
riserva di sostanze nutritive, come grassi, proteine e zuccheri. Equipaggiato
in questo modo l’embrione in esso contenuto può raggiungere un grado di
sviluppo maggiore di quello delle larve degli anfibi e, nel momento in cui
sbuca, ha un’elevata probabilità di sopravvivenza anche se si trova in un
ambiente arido.
Gli uccelli nascono circa 140 milioni di anni fa,
nel Giurassico, discendenti di un gruppo di piccoli dinosauri carnivori. Per
arrivare a qualcosa di simile alla nostra gallina però, bisogna arrivare a 50
milioni di anni fa, quando da un embrione contenuto in un uovo, e frutto di una
nuova ricombinazione di geni, nacque, appunto, il primo animale simile a quello
attuale.
Ed è proprio attraverso l’uovo , che avvengono le
maggiori trasformazioni evolutive. L’originale corredo genetico che ogni adulto
si trova ad avere infatti, nasce proprio quando il patrimonio materno e quello
paterno si combinano tra di loro. I piccoli, ciascuno con caratteristiche
differenti dai genitori, avranno alla
partenza uguali probabilità di diventare adulti, anche se solo alcuni di loro
riusciranno a tramandare alle generazioni successive le informazioni contenute
nei loro geni.