Che sostanze vengono iniettate ai condannati a morte?
La pena di morte per
iniezione letale è diffusa da circa trent’anni. E’ stata preferita alla sedia
elettrica perché lo si è ritenuto un metodo più umano, visto che per colpa
dell’elettricità alcuni condannati sono morti non per shock cardiaco, ma per
ustioni. Finora ha ucciso 800 persone negli Usa, ma viene utilizzata anche in
Cina, Giappone, Filippine. Nessuno aveva messo finora in discussione questo
metodo. Ma ora stanno arrivando dati scientifici che permettono di sollevare
ulteriori dubbi su un trattamento che sembra in realtà in grado di procurare
una delle morti più atroci che si possano immaginare.
Uno studio pubblicato su
Lancet nel 2005, ha messo infatti in luce alcune falle del sistema di tripla
iniezione utilizzato. Al condannato viene iniettata una prima dose di
anestetico, il sodio thiopentale,
più noto come penthotal, che ha il
compito di disattivare le percezioni. Purtroppo obesità, o un precedente consumo
regolare di droga, può interferire riducendo gli effetti. Non solo: se le vene
sono fragili, come avviene nei tossico dipendenti, il boia non riesce ad
infilare l’ago, dunque deve praticare un’incisione nella gamba o nel collo. In
più le vene possono ostruirsi, rallentando gli effetti del barbiturico. E qui
viene il dunque. Il secondo farmaco iniettato è invece bromuro di pancuronio, che paralizza il corpo. Nel caso
l’anestetico non abbia avuto effetto, o abbia avuto un effetto parziale, il
condannato si accorge perfettamente che il suo corpo si paralizza
progressivamente, fino al blocco dei polmoni, ma non riesce a comunicare il suo
stato.
Infine viene iniettato cloruro di potassio, che ferma il
cuore. Alcuni dati però confermano che procura dolori atroci se la persona è
ancora in uno stato cosciente. Non solo: perché arrivi la morte ci vogliono
circa venti minuti.
Il cattivo esito delle
iniezioni mortali è dovuto anche al fatto che le esecuzioni vengono effettuate
da personale non medico, e comunque non specificamente addestrato, perché la
maggior parte dei medici americani già si rifiuta di assistere all’esecuzione.
L’American Medical
Association, la più grande associazione di medici americani, diffida per
esempio i suoi associati dall’essere presenti alle esecuzioni.
http://people.howstuffworks.com/lethal-injection.htm