Non staremo mai zitti, non smetteremo mai di fare. Abbiamo il diritto di cancellare quello che
offende la nostra storia ed esprimere la nostra forza. Abbiamo il diritto di intervenire anche con
azioni ritenute erronamente illegali, per fermare uomini di legge che illegalmente non intervengono.
In ogni momento, in ogni situazione, in ogni dove. Perché questo è l’unico gesto politico che
rimane quando dalla politica hai tolto tutto il superfluo.
Nella notte fra sabato e domenica, alcuni ‘ignoti’ si recano di fronte
al Liceo Classico di viale delle Milizie, e dopo le infami scritte di
pochi giorni fa inneggiamenti persino allo stupro di Franca Rame,
decidono di rimarcare chi sono e cosa pensano. Compare, enormi, la
seguenti scritta: ‘mille braccia verso il sole inneggiano al tuo nome:
Adolf Hitler’, seguita da una enorme svastica ed un’altra scritta ‘siamo
stati qui’. A fianco, viene attacchinato un manifesto firmato
CasaPound-Fiamma Tricolore.
All rientro a scuola, gli studenti vengono quindi accolti da
queste scritte, e dalla presenza di diversi agenti in borghese del
Commissariato Prati che, come sempre piu’ spesso accade, stazionano nei
pressi della scuola ‘per evitare disordini’. Gli studenti, come sempre
fanno, decidono immediatamente di coprile simili vergognose apologie del
fascismo. Ed ecco che, come in un brutto film, la polizia interviene per
identificare e bloccare gli studenti. Gli agenti in borghese, infine,
fanno intervenire una volantane e portano via uno studente minorenne ed
un bidello, che aveva osato interessarsi di quanto stava accadendo.
Lo studente viene trattenuto per oltre un’ora in commissariato e denunciato
per ‘danneggiamento di edificio pubblico’. Al bidello sembra invece si
rimproveri di non aver chiamato il 113 vedendo gli studenti pulire il
muro dalle infamie neonaziste.
Dopo il rilascio dello studente, il Dirigente Scolastico Guarino
incontra i genitori dello studente cui dichiara che intende avviare la
procedura per la sospensione del ragazzo e di attivarsi affinchè non
possa partecipare al campo scuola della sua classe. Proprio lo stesso
Dirigente Guarino che, poche settimane fa, intervendo all’assemblea
degli studenti con Franca Rame, rivendicava con orgoglio – in
particolare quando interpellato dai media – come i suoi studenti
avessero subito pulito i muri e come, sui muri del liceo, da sempre vi
fosse la scritta ‘mamiani antifascista’ che rappresenta l’identità
collettiva di quella e di tutte le scuole.
Quanto accaduto, dicevamo, sembra un brutto film di denuncia in cui le
istituzioni di polizia e le istituzioni scolastiche, in perfetta
collaborazione, tutelano con la forza della propria autorità la
propaganda neofascista e neonazista. Non possiamo accettare che sui muri
di nessuna scuola vi siano scritte simili oscenità. Non possiamo
accettare il Commissariato Prati divenga la emanazione delle sedi di
Forza Nuova e Fiamma Tricolore di zona (che, curiosamente, ha piena
agibilità di attacchinare e fare scritte in pieno pomeriggio in mezzo al
quartiere). Non possiamo accettare un Dirigente Scolastico preferisca
una svastica sul muro che uno studente con una bomboletta, tanto piu’
> dopo essersi vanto del contrario con tutti i mezzi di informazione. Non
lo possiamo accettare, e crediamo nessuno lo possa fare. A partire da
queste ore, inizieremo a mobilitarci assieme a tutti coloro che credono
a nostra città non sia a disposizione di un manipolo di neofascisti dai
curiosi appoggi.
Solidarietà agli studenti e le studentesse del Mamiani.