27 gennaio 1996,
La Francia decide la fine dei test nucleari nell'Atollo di Mururoa dopo aver eseguito sei test invece degli otto previsti, anche a seguito degli interventi delle navi di Greenpeace e della raccolta di 7 milioni di firme per farli cessare. Qualche tempo dopo, in settembre, Il Trattato Internazionale sul Bando degli Esperimenti Nucleari (CTBT) viene adottato dall’Assemblea delle Nazioni Unite.
Chirac, in carica anche allora nel suo primo mandato, è costretto a firmare, Una scelta di immagine: il trattato infatti è stato siglato da ben 176 Paesi. Potrebbero diventare molti di più ma non cambierebbe nulla.Per una di quelle eleganti complicazioni tipiche dei trattati internazionali, questo entrerà definitivamente in vigore solo se firmeranno e ratificheranno gli stati che fanno parte di una lista speciale, composta da Paesi che effettivamente hanno a che fare con il nucleare. Sono 44. Finora hanno firmato in 33. Ma non c'è speranza: tra i resistenti ci sono Cina, Egitto, India, Indonesia, Iran, Israele, Pachistan, Usa e Vietnam. Chirac nel 1996 accetta gli accordi internazionali e sta zitto per dieci lunghi anni . Ma proprio nel momento meno indicato, vale a dire ora che l'Europa si è impegnata per risolvere la crisi dell'atomica in Iran, se ne esce con una dichiarazione delirante: Parigi si riserva il diritto di rispondere in modo non convenzionale e quindi anche con armi nucleari, ai dirigenti degli stati che utilizzaranno il terrorismo contro la Francia.
Nonostante tutto dunque c'è ancora bisogno di armi nucleari. Nonostante siano passati più di vent'anni dalla fine della guerra fredda, altre guerre, questa volta assai più calde, forniscono ancora una volta una scusa per avere l'arma più ptente mai esistita.
In passato, la ragione principale consisteva nel cosiddetto fattore "prestigio". Questa è stata in particolare la giustificazione avanzata dal Regno Unito e dalla Francia per l'acquisizione delle armi nucleari. La Gran Bretagna nel 1957 aveva sostenuto che non possedere la bomba equivaleva a "mandare nella sala della conferenza un ministro degli esteri nudo". In altre parole, si può essere una potenza importante nel mondo solo se si è in possesso di armi nucleari. Il Presidente Charles de Gaulle era andato anche oltre dicendo nel 1968 che: "nessuna nazione senza bomba potrebbe considerarsi una nazione indipendente". Sembra proprio che oggi Chirac sia fermamente deciso a rimanere un fedele seguace della politica di de Gaulle.
Non senza conseguenze.
Mururoa era stata scelta dalla Francia per il suo relativo stato di isolamento (rispetto all'occidente si intende). Ma gli atolli della polinesia francese erano abitati. Per trent'anni subirono i fall out di oltre 200 esperimenti atomici, con drammatiche conseguenze, che vennero ovviamente negate a oltranza dai responsabili. Proprio in questo periodo vengono pubblicati dati di monitoraggi effettuati nel corso dei tre decenni, e quindi ormai molto consistenti, che provano effetti a lungo termine gravi , primo tra tutti l'elevatissima incidenza di leucemie e di altri cancri. La Francia nega ancora, sostenendo tra l'altro che legalmente l'assemblea dei popoli della polinesia francese non è riconoscibile come controparte.
Malcom Rifkind, deputato del parlamento inglese, un Paese in cui recentemente si è invocato al nucleare come fonte energetica che va necessariamente ripresa, ha detto: "..le armi nucleari non possono essere disinventate. Le conoscenze scientifiche esistono e non possono essere cancellate con una spugna".
Non riusciremo a liberarcene soprattutto se il nucleare continua a essere la speranza di una energia pulita in futuro. Nucleare civile e nucleare militare infatti sono fortemente connessi, non potrebbe essere diversamente. Non può esserlo perché una forma di energia così pericolosa necessita di di una gestione verticale, controlli continui per di più duraturi, in un tempo che ha grandezze da ere geologiche. I due sistemi si autoalimentano, Forse è bene ricordarlo ogni tanto.Prima di parlare dei test della Corea del nord, per esempio, è bene ricordare che gli Usa non hanno mai firmato il trattato contro i test nucleari. India e Pakistan hanno fatto test nucleari nel 1998: nessuna sanzione è stata prevista.
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