Domande&risposte: droga

Perché ci fa piacere drogarci? 

 

L’uomo ha utilizzato sostanze per alterare il proprio stato di coscienza da
quando è nato. Birra e vino, ma anche coca, tabacco e caffeina erano sostanze
molto popolari in tutte le culture più antiche. Secondo alcuni scienziati
infatti, l’uomo avrebbe una predisposizione a cercare e utilizzare narcotici e
eccitanti, anche se possono creare dipendenze o altri danni. D’altra parte
anche molti animali (giaguari, lemuri, ma anche elefanti e cercopitechi)
cercano assiduamente sostanze che li eccitano, o comunque cambiano il loro
comportamento.
Molti esperti ritengono che la ricerca di droghe psicoattive dipenda dai nostri
geni e che dipenda dalla nostra evoluzione. Si tratterebbe insomma di un
istinto, come il sesso o la fame. Con alcune differenze: alcune persone vengono
spinte a una forte dipendenza, altre invece hanno solo esperienze occasionali.
Resta il fatto che il desiderio di ”sballare” è comune a tutti. Non è un caso
insomma che nonostante la legge vieti l’uso di droghe, milioni di persone nel
mondo sentano il bisogno di aggirarla. D’altra parte i circuiti neurali del
piacere, si è scoperto, vengono attivati da mediatori chimici la cui molecola
ha delle strette parentele con quella degli oppiodi e dei cannabinoidi
contenuti nelle piante utilizzate come droghe.
Secondo alcuni esperti invece di colpevolizzare chi fa uso di droghe,
comprendere meglio questo fenomeno potrebbe risolvere alcuni problemi. Prima di
tutto permetterebbe di comprendere meglio la mente dell’uomo, e in particolare,
attraverso lo studio della coscienza alterata, quello della coscienza stessa.
Inoltre potrebbe aiutare a trovare strategie che aiutino le persone fortemente dipendenti.

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