Genitori antismog: alcune richieste

Genitori antismog, ex Mamme antismog, è un gruppo che a Milano sta facendo azioni  contro l'inquinamento della città, la congestione del traffico, l'arroganza delle istituzioni.

Milano, 14 giugno 2007

Perché non riteniamo sufficienti le risposte delle istituzioni, del governatore Roberto Formigoni e del Comune di Milano. Che cosa è necessario per "cambiare aria" a Milano e cosa chiediamo al Sindaco Moratti.




Genitori Antismog interviene sulla scorta dei numerosi articoli, servizi radiofonici e televisivi, che – a partire dalle inchieste di New York Times e International Herald Tribune – hanno ancora una volta messo in evidenza la drammatica situazione dell'inquinamento a Milano, soprattutto alla luce delle dichiarazioni ottimistiche del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e del Comune di Milano.
Genitori Antismog denuncia nelle righe che seguono lo stallo della situazione della lotta allo smog a Milano – una situazione che toglie in media tre anni di vita ai milanesi – l'inconsistenza dei provvedimenti finora adottati, nonché l'inesattezza di alcune notizie diffuse dalla stessa Pubblica Amministrazione. Infine porge le sue proposte per una città più vivibile al Sindaco Letizia Moratti.

In merito alle dichiarazioni di Roberto Formigoni, presidente di Regione Lombardia e del Comune di Milano in seguito agli articoli apparsi sui media nazionali e internazionali:

1. L'esito delle citate politiche adottate contro l'inquinamento a Milano e in Lombardia è finora assai deludente e, oltre a generare esasperazione nei cittadini lombardi, ha forse ottenuto che lo smog venga percepito come una condizione inalienabile, a fronte della quale ogni sforzo per ridurlo deve ritenersi inutile.

2. Quando il Presidente della Regione afferma che gli italiani non sono pronti a rinunciare all'automobile, di fatto denuncia il fallimento della politica, che non è in grado di governare il cambiamento, anzi all'opposto
asseconda abitudini e vizi che aggravano la situazione. Non solo. I provvedimenti annunciati sia dalla Regione sia dal Comune hanno un orizzonte temporale troppo lontano e semmai vi saranno dei benefici, sarà troppo
tardi. E' necessario che i nostri amministratori affrontino lo smog per quello che è, e cioè un'emergenza, con provvedimenti immediati e adeguati. Ricordiamo che la Commissione Europea stima che i cittadini di Milano perdano mediamente tre anni di vita a causa dell'inquinamento atmosferico al quale sono sottoposti e che, viceversa, per ogni euro speso per provvedimenti di contenimento dell'inquinamento vi sia un conseguente risparmio di circa 10 euro per costi sociali dovuti all'inquinamento (ricoveri, morbilità, ecc.).

3. La politica di questi ultimi dieci anni sul tema dell'inquinamento a Milano e in Lombardia si contraddistingue per l'assenza di provvedimenti piccoli e grandi che colgano l'improrogabilità del cambiamento, nonché per il continuo, esasperante e demagogico ricorso ad annunci di soluzioni poi nattuate o comunque completamente insufficienti.

4. La stessa politica in Lombardia dovrebbe assumersi la responsabilità di on creare un'adeguato livello di trasparenza e chiarezza in ordine alle plitiche ed ai provvedimenti in discussione, e trovare nuovi strumenti per garantire un assoluto grado di indipendenza delle strutture che devono svolgere – al solo ed unico scopo di tutelare la salute dei cittadini – le funzioni di monitoraggio dei livelli dell'inquinamento e di verifica delle
sue conseguenze sulla salute.

5. Invitiamo le Amministrazioni a cessare di inviare messaggi erronei alla cittadinanza. I provvedimenti che bloccano le auto euro 0/1 a benzina e che consentono alle auto cosiddette Euro 4 diesel con FAP di circolare non sono provvedimenti che bloccano le auto più inquinanti. E' infatti noto e dimostrato che un'Euro 4 diesel con FAP produce circa il 30% di polveri sottili in più rispetto ad una autovettura a benzina EURO 1. La politica è
responsabile dei messaggi che comunica ai cittadini i quali, necessariamente, si comportano di conseguenza.

Crediamo quindi che le Amministrazioni locali non debbano sottovalutare il livello di consapevolezza dei cittadini e la loro disponibilità ad avallare cambiamenti anche drastici ma ormai indispensabili, ma iniziare invece ad adottare provvedimenti coraggiosi in tema di lotta all'inquinamento.

Di seguito parte del testo della lettera aperta che Genitori Antismog indirizzerà al Sindaco di Milano Letizia Moratti:

Gentile sindaco Letizia Moratti,

le "Mamme Antismog di Milano" sono nate nell'inverno 2001/2002, in un momento di particolare emergenza ambientale a fronte della quale l'unica iniziativa dell'amministrazione è stata quella di consigliare alle mamme di tenere i figli a casa. Da allora, nulla è successo di veramente significativo nella lotta all'inquinamento, a parte grandi dichiarazioni d'intenti e progetti mai attuati.

Tale situazione ci ha spinto a rafforzare il nostro impegno, fino a decidere di costituirci in una nuova associazione dal nome "Genitori Antismog". Alla luce dei risultati di alcune nostre iniziative e in particolare
dell'operazione "EUROLIFENET" di cui sarà sicuramente al corrente, desideriamo chiederLe espressamente di organizzare un incontro con Lei e gli assessori preposti alla gestione urbanistica e ambientale, dato che
riteniamo di poter offrire alcune competenze e idee che ci siamo formate nel corso di questi anni.

A questo proposito, alleghiamo un elenco di proposte, un "programma" che abbiamo elaborato nel tempo, con la premessa fondamentale che noi crediamo fermamente che la battaglia all'inquinamento non potrà mai essere vinta
senza passare necessariamente da un cambio di mentalità di ciascuno di noi.

I nemici da combattere sono due: lo smog e il traffico. Perché a Milano non si respira e non si circola.Per questo crediamo che non basti solo 'trasformare' il traffico (l'ossessione degli amministratori è di sostituire
il parco auto) ma che sia necessario anche ridurre sensibilmente il numero di auto circolanti, cosa che può avvenire solo incoraggiando una vera mobilità alternativa.

Ecco cosa chiediamo:

INTRODUZIONE DEL TICKET, inteso come "congestion charge" – e non come "pollution charge" basata su una quanto mai discutibile classifica dei veicoli più o meno inquinanti – che sia accompagnata da una gestione
trasparente dei proventi del ticket da destinare senza eccezione al potenziamento/miglioramento dei mezzi pubblici.

PIU' MEZZI PUBBLICI, che sono la vera risposta all'assedio del traffico e per questo devono diventare veramente competitivi all'uso dell'auto privata attraverso l'aumento delle corse giornaliere, la riconversione dei mezzi
pubblici maggiormente inquinanti, la creazione di nuove corsie preferenziali, l'apprestamento di sistemi di salita/discesa per portatori di handicap e passeggini su tutti i mezzi pubblici, tariffe agevolate e
incentivi che rendano economicamente competitivo l'uso dei mezzi pubblici.

VIABILITA' CICLABILE, perchè la bicicletta può giocare un ruolo fondamentale nella lotta al traffico e all'inquinamento. Chiediamo che venga valorizzato il suo utilizzo attraverso la realizzazione di un a capillare rete di piste ciclabili, divisione dei marciapiedi ampi (già spesso occupati da macchine in sosta) in una fascia pedonale e in una pista ciclabile delimitata, promozione di una campagna culturale sull'uso della bicicletta, istituzione di punti di noleggio delle biciclette in zone nevralgiche della città.

CHIUSURA CENTRO STORICO E CREAZIONE ISOLE PEDONALI/AMBIENTALI, perché pensiamo che il centro storico sia lo scrigno del patrimonio storico ed artistico di una città: il traffico non è solo smog ma anche forte impatto
ambientale, incuria, immagine che peggiora sensibilmente la percezione del luogo in cui si vive. Allo stesso tempo crediamo che ogni quartiere possa essere valorizzato e restituito all'uso dei cittadini con la creazione di isole ambientali o pedonali.

TARGHE ALTERNE, in via provvisoria ma stabile sino al raggiungimento per almeno due anni dei limiti fissati dalle direttive europee in tema di inquinamento atmosferico. Le targhe alterne, come dimostrato da ARPA
Lombardia, riducono del 27%, e da subito, le concentrazioni di particolato.

TAXI E RADIOBUS, CAR SHARING E CAR POOLING sono servizi che potrebbero contribuire sensibilmente alla riduzione dell'uso dell'auto privata. Chiediamo dunque all'amministrazione di potenziarli e di mettere in atto sistemi che ne agevolino l'utilizzo da parte dei cittadini.

PARCHEGGI D'INTERSCAMBIO, perchè parcheggi pubblici e privati nel centro cittadino non sono una risposta adeguata: crediamo che la risposta giusta sia quella di prevedere la costruzione di un maggior numero di parcheggi di interscambio, che aiutino a limitare il flusso dei veicoli in ingresso, laddove i parcheggi in centro – quando non destinati unicamente ai residenti – al contrario lo attirano.

LAVAGGIO STRADE anche per abbattere il particolato: un costante e diffuso lavaggio delle strade porterebbe dei grandi benefici. Al fine di evitare sprechi di acqua potabile, si potrebbe utilizzare l'acqua di falda, come già
avviene per l'irrigazione di alcuni parchi pubblici.

RISCALDAMENTO, come attesta l'ARPA regionale, in Lombardia il contributo del riscaldamento all'aumento del PM10 presente nell'aria è pari al 30%. Riteniamo fondamentale prendere provvedimenti a breve termine, in particolare rivolti alla riduzione dei consumi e alla riqualificazione energetica degli edifici, a partire da quelli pubblici (uffici, sedi di Enti e Amministrazioni, scuole, università, caserme, ospedali ecc.) e delle grandi proprietà immobiliari (banche, assicurazioni, grandi gruppi immobiliari). Auspichiamo una campagna di sensibilizzazione rivolta ai singoli proprietari di abitazioni, per interventi di risparmio energetico sui loro edifici.

INTERVENTI DI CONTROLLO continui ed incisivi e conseguenti sanzioni per il ancato rispetto delle norme sui gas di scarico delle autovetture e del codice della strada che, ove non rispettate, contribuiscono grandemente a
peggiorare l'inquinamento, la sicurezza e la vivibilità di Milano (mancato ispetto degli attraversamenti pedonali, eccesso di velocità, sosta in econda fila e con il motore acceso, parcheggio sui marciapiedi, ecc… La battaglia contro l'inquinamento deve essere affrontata con il contributo di utti.

VERDE: Chiediamo come misura da applicare alla città – con esiti anche positivi  per migliorare l'aspetto estetico, di decoro, di immagine degli spazi urbani – di piantare alberi, arbusti, cespugli e rampicanti per i
viali, le vie, le piazze e sui muri ciechi (al posto delle orribili pubblicità), anche in concomitanza delle piste ciclabili (come spartitraffico). E' fuori da ogni dubbio l'efficacia che deriva dalla presenza del verde nella città per migliorare la qualità dell'aria. E Milano è una città che offre troppo pochi "polmoni".

Per questo riteniamo necessaria una sistematica CAMPAGNA CULTURALE:

NELLA SCUOLA:
– incentivi alle scuole per la creazione di progetti Piedibus
– realizzazione di progetti pilota di accompagnamento dei bambini in bus scolastici
– realizzazione di progetti didattici volti all'educazione ambientale dei bambini e delle loro famiglie
– un secco NO alle strisce rosa, che rafforzano la cultura dell'auto anziché quella della mobilità alternativa.

NELLE AZIENDE:
– promuovere il car pooling per i dipendenti e l'uso di mezzi di trasporto alternativi all'auto.

VERSO I COMMERCIANTI:
– portare avanti una campagna di sensibilizzazione (che attualmente percepiscono i divieti contro il traffico come un deterrente ai profitti) sottolineando i vantaggi anche economici che una città meno trafficata e più
vivibile apporterebbe all'intero sistema sociale.

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