Biciclette gratis!

Si chiama Vellib, Velo libre, il servizio di biciclette gratuite che il
Comune di Parigi offre dal 15 luglio a tutti i cittadini. Una ricetta
semplice, già messa in pratica da molte città europee e che ha dato sempre
ottimi risultati. Come è accaduto con la legge sul fumo in Italia, che ha
permesso a tutti, fumatori compresi, di scoprire quanto era bello andare a
bere una birra in locale senza avere i vestiti che puzzano nicotina per la
settimana successiva, anche gli automobiloimani più dipendenti hanno
dimostrato di saper cogliere l'occasione per spostarsi con altri mezzi. Nel
progetto parigino gli utenti potenziali, oltre 600mila, (su una popolazione
di 11 milioni di abitanti fa il 18 per cento) troveranno le biciclette a
disposizione in 750 punti. Gli utenti potranno usare la bici, riportarla al
parcheggio, usare un mezzo pubblico per le tratte più lunghe, riprendere le
due ruote per raggiungere la destinazione finale. A differenza di quelle
gialle, messe a disposizione dei milanesi in un progetto sperimentale degli
anni Ottanta, e andate tutte letteralmente a ruba, le bici parigine sono
verdi, bisex, dotate di cestino e per usarle viene richiesta una
registrazione. Già nella fase di partenza sono arrivate oltre 1200 richieste
al giorno. La prima mezz'ora di utilizzo è gratuita. Po si paga a tempo, o
per abbonamento. Un giorno intero costa un euro, sette giorni 5 euro, un
anno 29 euro.
Il sistema di pagamento ricorda quello dei posteggi, e viene effettuato via
carta di credito. Mentre un piano dinamico disponibile su un monitor in ogni
stazione, oppure in internet, indica quali stazioni sono effettivamente
dotate di biciclette.
Il progetto è costato 90 milioni di euro, finanziati tramite
sponsorizzazione privata, da una delle più grosse aziende di advertising
cittadino. Non è poco. In compenso a Milano costruiscono in
continuazione nuove e fantastiche rotonde che costano quasi due milioni
di euro ciascuna.

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