Un film sulle maestre

Il mestiere di maestra è uno dei più difficili, ma è anche uno dei più belli. Hanno a che fare tutto il giorno con persone che sono infinitamente più intelligenti, più aperte, più pronte, più disponibili di chiunque altro. E il loro compito è fare in modo che possano rimanere tali. I bambini, durante la scuola elementare, fanno le prove generali per l’ingresso nella società. Imparano a fare i conti con l’aggressività degli altri, e con la loro capacità di proporre le loro idee, a essere autonomi o a diventare dipendenti da modelli preconfezionati. Ed è durante la scuola elementare che possono capire quanto sia divertente imparare per se stessi, e quanto sia noioso invece adeguarsi alle mediocri pretese di chi pretende un comportamento "normale". Ma le maestre in Italia non sono nessuno. Per i genitori sono quelle che "tengono i bambini" tutto il giorno, con le quali è meglio avere poco a che fare. Per il governo sono "operatori della scuola" un settore che non ha il diritto di ricevere finanziamenti e incentivi, perché visto che già il servizio viene garantito, cos’altro si vuole di più?

Dalla scuola dipende il benessere di una società, l’integrazione delle comunità che la compongno,la capacità delle persone di essere autonome e di affrontare in vari modi (e non uno) i problemi,  la voglia di procedere nel proprio sapere, la capacità di aprire la mente quando tutte le porte sono sbarrate.  E chi fa una proposta diversa ai bambini? Chi li aiuta a scoprire che c’è anche un mondo che non è fatto di quattro ore di televisione ogni pomeriggio (perché i grandi hanno da fare e tu ti riposi), o di centri commerciali, o di torte precotte? Le maestre. Non tutte, ovvio. Forse perché anche loro non hanno capito il lavoro che si trovano a fare.

L’amore che non scordo è un film sulle maestre, sul loro ruolo, sulle loro fantasie, i loro desideri, il loro lavoro. Scritto dalle maestre per le maestre e non solo. Scritto per la scuola e per ricordare anche a chi ormai l’ha abbandonata da tempo, che in quesgli anni si decide molto di una vita. Scritto per ricordare che la scuola è ben altro che programmi didattici e insegnamento della disciplina. Anzi. E’ uno scambio umano tra bambini e bambini, insegnanti e bambini, insegnanti e insegnanti, un lavoro quotidiano che insegna che inventare una filastrocca collettiva o creare un sistema solare in cartapesta è infinitamente più importante di una formula di matematica, o della differenza tra avverbio e aggettivo.

 

L’amore che non scordo si potrà vedere al Cinema Gnomo a Milano, dal 28 febbraio al 2 marzo.
Il calendario è su retescuole

  

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