Chiaiano chiama

                               Chiaiano-Marano : un altro sguardo dal Titanic
                                                         

Mentre mi accingo a scrivere questo articolo mi chiedo come fare a raccontare quello che la nostra terra e la nostra gente sta vivendo. A Chiaiano-Marano le amministrazioni locali, comitati e gruppi di cittadini continuano a resistere da ben dieci mesi…a che? Dall’altra parte del muro, che è la maggior parte dei cittadini italiani la situazione sembra chiara: l’emergenza rifiuti provocata dal malgoverno degli enti locali e della regione Campania coniugata alla scarsa coscienza civile dei campani, è stata risolta da questo governo, che ha imposto discariche ed inceneritori e finalmente una soluzione energetica è stata avviata.
Questo è quanto è stato divulgato, diffuso e propagandato dai mass media nazionali. Ma qual è la verità? Per comprendere dobbiamo osservare il panorama globale : negli USA sta partendo la Green Revolution voluta dal neoeletto presidente Obama con l’intenzione di rimettere in moto l’economia attraverso una poderosa operazione di riconversione industriale dell’intero sistema  alle energie rinnovabili. La consapevolezza incarnata da Obama è che la via d’uscita alla crisi economica è in una delle variabili all’origine della crisi stessa e cioè la fine dell’epoca dei combustibili fossili. Le risorse energetiche tipiche dell’età industriale e post industriale stanno terminando, nel contempo durante gli ultimi duecento anni oltre a dare fondo ai combustibili fossili, abbiamo provocato forti squilibri nell’ecosistema globale tanto da temere, dagli ultimi report ONU del pianeta, il punto di non ritorno a causa del riscaldamento climatico.  L’Europa da sempre sensibile ai temi delle energie rinnovabili si è dotata di una legislazione attenta tanto da considerare irrinunciabile, in tema energetico, il ciclo integrato dei rifiuti che prevede la riduzione all’origine, il riciclaggio, la raccolta differenziata, il TMB ovvero il trattamento meccanico biologico a freddo e infine gli  inceneritori, con  il residuo che resta che finisce in discarica. Ma in Italia  la politica energetica ha ignorato le energie rinnovabili, ha consentito con i Cip6 che venissero considerate rinnovabili le cosiddette energie “assimilate” ovvero quelle prodotte dagli inceneritori. Sto dicendo che parte della bolletta dell’Enel che tutti gli italiani pagano e che doveva finanziare le energie rinnovabili, i Cip6 appunto, è stata dirottata a finanziare le energie assimilate come quelle prodotte dagli inceneritori che non producono energie rinnovabili. Questo abile colpo di teatro prodotto dal governo Prodi ha riagganciato gli interessi di gruppi industriali e di potere al tema rifiuti. Le vacche magre sono tornate grasse e con buona pace della normativa europea in Italia il ciclo integrato dei rifiuti si limita all’ultimo segmento : discariche ed inceneritori.



Ma il quadro non è ancora completo, mancano le mafie organizzate, che in Campania già dal decreto Rastrelli, che concedeva di accogliere i rifiuti dall’intera penisola, avevano fiutato l’affare organizzando il più grosso commercio di rifiuti illegali, ma soprattutto tossici, che la storia di questo Paese ricordi. Dopo l’arresto dello smaltimento dei rifiuti verso la Somalia, il mercato industriale, in particolare, cercava soluzioni e “o sistema”come si autodefinisce la camorra, gliel’ha offerto su un piatto d’argento. La Campania, in particolare le province di Napoli e Caserta, sono diventate incredibili discariche di rifiuti tossici, spesso spacciati per innocui materiali di scarto oppure addirittura per concime. Tutto questo dovrebbe essere ormai noto all’opinione pubblica grazie all’opera di magistrati coraggiosi come Cantone , al lavoro di giornalisti seri, ai comitati e ai cittadini e naturalmente all’opera di  Roberto Saviano, che ha saputo portare gli occhi del mondo sulla nostra storia, perdendo il diritto ad avere una vita “normale”.
“Guai a quel paese che ha bisogno di eroi” recitava Bertold Brecht. Di eroi da incensare o da aggredire, purchè non si guardi in faccia il problema. Così mentre la maggior parte degli italiani guarda il dito, la luna resta celata..A Chiaiano-Marano i comitati e i cittadini continuano a resistere, a fare manifestazioni, a girare film, a scrivere articoli, dossier, a denunciare in quanto medici come Ciannella, le ricerche epidemiologiche che tengono nascosti i dati delle impennate al 30% dei casi di cancro ai polmoni,  al pancreas, all’intestino, dell’aumento esponenziale delle tiroiditi e di altre  patologie che fanno parlare di strage di stato annunciata. La vicenda di Chiaiano-Marano è emblematica dell’emergenza ambientale e democratica che sta vivendo l’intero Paese. Noi siamo sulla prua del Titanic e stiamo vedendo arrivare la catastrofe, siamo terrorizzati, ma non immobili, stiamo orripilati a guardare come si muove il grande iceberg rappresentato dagli interessi dei potentati economico-finanaziari collusi con una politica serva del potere economico tra cui quello delle banche che ha comprato le ecoballe, che diventano letteralmente oro, delle grosse mafie dai colletti bianchi che ormai fanno da interlocutori privilegiati perfino con le multinazionali.
Il grande salto di qualità è già stato fatto dalle mafie, restava da eliminare qualche scheggia impazzita dei casalesi, gente rozza che è servita a mostrare come lo Stato sia ancora in prima linea nella lotta alle mafie. Sappiamo bene, perché viviamo in queste terre, che quell’operazione tanto decantata è servita oltre ad eliminare la scheggia impazzita dal corpo organico dei Casalesi, anche ad ammaestrare gli extra comunitari sfruttati ed emarginati, trattati come bestie, che non debbono neanche pensare di alzare la testa. Dopo la strage di Castelvolturno è arrivato l’esercito che sta controllando soprattutto gli extra comunitari e i loro documenti. Intanto tutto intorno la “terra dei fuochi” come l’ha chiamata Saviano continua a bruciare, quintali di materiale tossico come plastica ed altro viene incendiato ogni giorno, più volte al giorno…Ancora una volta si sono mossi giovani cittadini che rischiando sulla propria pelle hanno denunciato e creato un web site e pazientemente stanno creando opinione. Ma quanti italiano sanno? Noi continuiamo ad essere sul Titanic, posti privilegiati in prima fila, dove il mostro lo guardi arrivare e vorresti chiudere gli occhi per non vedere, ma non puoi e allora cominci ad urlare, vorresti almeno che gli altri sulla stessa nave sapessero, ma loro nelle sale da ballo o al caldo sottocoperta non sanno, non vogliono neanche sapere.
Resti lì da solo con poche centinaia di altre persone, come strani alieni che cercano di parlare con le altre creature, ma una colla tenace e vischiosa tiene bloccati tutti, ognuno nella sua posizione. Occorre una gran fatica per comprendere, per vedere la realtà, come in Matrix devi voler vedere la realtà. A coloro che vogliono sapere e vedere possiamo dire che l’ultimo atto a Chiaiano-Marano è atato il ritrovamento di 10.000 tonnellate di amianto, l’accusa a Bertolaso di smaltimento di rifiuti illeciti. Sono arrivati alcuni eurodeputati a Chaiano-Marano, a visitare la futura discarica al centro di una zona densamente abitata, con un impatto socio-ambientale inimmaginabile , cava piena di amianto, mai bonificata in cui arriverà il “tal quale” ovvero rifiuti non trattati, da un giorno all’altro insieme ai cosidetti C.E.R ovvero materiale tossico come ceneri, fanghi, ceneri pesanti. Gli eurodeputati hanno visto come la cava sia impraticabile a causa delle piogge abbondanti che hanno mostrato anche la ragionevolezza dei rilievi e delle contestazioni effettuate dai periti Ortolani e Dé Medici, del Comune di Marano in tema geo-tecnico. I comitati e i cittadini hanno denunciato il comportamento e i decreti legge del governo italiano alla Commissione europea per quanto riguarda la questione dei Cip6 e della infrazione alla normativa riguardante le discariche .
Ma di tutto questo cosa sanno gli italiani? L’intera politica energetica italiana è fuori da ogni piano razionale e comprensibile d’intervento. Il problema è nazionale, il Lazio è sotto osservazione dalla Commissione europea per la questione rifiuti, Malagrotta l’enorme discarica alle porte di Roma sta per esplodere, la Puglia è alle strette, ogni tanto trapela qualche notizia di discariche abusive scoperte perfino nelle regioni del centro Italia. Ma l’obiettivo continuano ad essere inceneritori e discariche. L’ultimo segmento del ciclo integrato, ignorando tutto il resto, il TMB o trattamento meccanico biologico avrebbe salvato la Campania dall’ultima emergenza rifiuti e il commissario Bertolaso avrebbe potuto trasformare in poche settimane i 7 impianti C.D.R presenti in Campania in TMB, risolvendo il problema con una spesa complessiva di circa 70-80 milioni di euro, ma bisognava convincere in qualsiasi modo i campani e gli italiani in genere, che non c’è alternativa alle discariche agli inceneritori. Un inceneritore, solo in Italia chiamato termovalorizzatore, costa circa 800 milioni di euro. A chi giova? Chi costruisce gli inceneritori? Chi guadagna nelle discariche? Così spuntano nomi già sentiti Impregilo Fibe, senti nomi eccellenti : Romiti, senti Marcegaglia per gli inceneritori, senti il puzzo di intese con le mafie di Gomorra per le discariche. Sarà vero? E’ possibile? Ma c’è ancora di peggio.. scopri anche che esiste THOR un sistema creato dal dott. Plescia del CNR che avrebbe risolto la crisi in poche settimane e scopri il sistema Arrow che usano gli israeliani e scopri che esiste un movimento che si chiama Rifuti zero che sta obbligando i politici dell’intero globo a fare i conti con uno sviluppo non più sostenibile da un pianeta con risorse limitate. Intere città stanno ragionando in termini di risparmio energetico, di energie rinnovabili come il sole, il vento..ed altro ancora. Ma l’Italia dorme…come in un incantesimo in cui tutti sono caduti presi dal torpore, incantati dalla scatola magica della televisione che propina pillole mediatiche di illusioni, alternate a  scariche elettriche di paura, così la gente o dorme o ha paura, condizioni privilegiate per manipolare il consenso. Emergenza democratica e ambientale è questa la condizione dell’ Italia, un paese anomalo in cui il quarto potere quello dei mass media è nelle mani di chi detiene anche il potere esecutivo e ha le mani in quello legislativo. Tocqueville definì alla metà dell’800, che la separazione e l’equilibrio dei poteri è il fondamento della democrazia, che peraltro egli studiò in America. Separazione ed equilibrio dei poteri è un assioma che in Italia è già stato fortemente e pericolosamente intaccato, mentre il capo di questo governo tenta di mettere le mani sul potere giudiziario e di svuotare l’essenziale fondamento valoriale e giuridico dell’uguaglianza dei cittadini rappresentato dalla Costituzione su cui pure ha giurato. Ma questo presidente del Consiglio non ha nessuna reale opposizione in Parlamento, mentre coloro che si oppongono non hanno alcuno che li rappresenti in Parlamento. Ecco perché a Chiaiano-Marano, come in tutte le realtà di lotta da Vicenza  alla NoTav  ci sentiamo soli, non abbiamo più referenti politici a livello nazionale. La democrazia in questo Paese sta ri-nascendo fra le realtà di base, in mezzo alla gente, questo i palazzi del potere lo sanno, per questo motivo ci hanno regalato leggi ad hoc, come il DDL 90 che prevede l’arresto per le manifestazioni nei pressi delle discariche e degli inceneritori. Il leviatano ci guarda negli occhi, ma anche noi lo stiamo guardando in faccia.. Quanti saremo a vedere il suo vero volto? La storia dell’Italia nei prossimi anni dipende da questo.

www.chiaianodiscarica.it
dossier: Emergenza democratica e ambientale di Emilia Santoro ed Ettore Latteri
film di Raffaele Manco : Una cosa importante da dire

Rosanna Camerlingo vive a Marano di Napoli, insegnante, laureata in sociologia e psicologia. Iscritta all’albo psicologi Regione Campania. Si occupa dal 1983 di crescita personale e professionale.  Esperta in tecniche psico-corporee, è operatrice delle Tecniche dell’Unione e del Risveglio di Umberto Di Grazia. Trainer di Focusing certificata del Focusing Institute di New York Didatta counselor, collabora con centri di counseling e psicoterapia.

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