Somalia: un’amica che non c’è più

manaMana è morta stanotte a Merka, in Somalia. Non è stata uccisa, non è stata portata via dalla violenza di una guerra di cui nessuno parla, e che continua a uccidere centinaia di persone. In quella che i Paesi occidentali, e in particolare l’Italia, hanno sempre considerato la pattumiera del mondo, il Paese in cui gettare rifiuti tossici di ogni tipo, in cui far girare traffici di materiali nucleari, o da utilizzare come luogo di scambio per le armi che devono circolare in tutto il pianeta, lei stava lavorando in tutt’altra direzione. Cercava di ricordare che la Somalia è sempre stato uno dei paesi mussulmani più aperti, dove le varie tribù hanno smepre avuto una tradizione di dialogo, e che è sempre stato un paese ricco di risorse, che offriva alla sua gente tutto quello di cui aveva bisogno per vivere.

 E’ grazie a lei se io ho conosciuto la Somalia in pace. Un luogo dove nei paesi c’era sempre il maestro itinerante che andava a fare scuola ai bambini. Un luogo dove era possibile scambiare, raccontare, parlare, sorridere, anche se la situazione politica non ha mai permesso una reale democrazia. La gente si sapeva e poteva organizzarsi, come avviene sempre in Africa. 

Mana ha cercato più volte di proporre soluzioni al disastro che stava esplodendo. Con ruoli pubblici, ma anche lavorando nel dettaglio, tra la gente della sua città. Mana ha cercato di fare da mediatore, ha salvato la vita di centinaia di bambini e adulti, ha denunciato l’inutilità di un governo provvisorio anche se ne faceva parte. Ha lottato contro chi, nell’ultimo periodo, ha fatto in modo che una situazione difficile precipitasse ancora di più. E dopo l’invasione dell’Etiopia, spalleggiata dagli Usa, ha capito che il gioco stava facendosi sempre più duro.

Metto qui sotto un testo che ho raccolto da lei, nel quale racconta la sua storia. Perché almeno quella non possa morire. Continue reading

Posted in azioni | 1 Comment

Critical mass Milano e Bologna: alla faccia dellaTav

cm natale milano 8 12 07cm milano 8 12 07

cm natale milano 8 12 07QuesQuest’anno doppio appuntamento: Milano-Bologna. alla faccia della Tav.

poster per cm natalizia-milano-8 dicembre 07

human motor show-bologna 9 dic 07

Slownews ti invita alla slowmobility. E ricordati: tra vent’anni non potrai dire che non lo sapevi… 

Posted in azioni | 1 Comment

Perché l’Australia ha aderito al protocollo di Kyoto

C’é anche l’Australia, alla 13esima conferenza internazionale sul clima che si è aperta inquesti giorni a Bali, in Indonesia. E’ la prima volta in quasi 11 anni che partecipa al summit delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. E la sorpresa è arrivata quando il premier australiano Rudd ha per prima cosa ratificato il protocollo di Kyoto. L’Australia, insieme a Cina e Stati Uniti era uno dei grandi dinosauri che non volevano sentir parlare di accordi internazionali e strategie per combattere l’effetto serra. E l’Australia è anche il Paese che ha il più alto tasso pro capite di emissioni di gas serra nel mondo. Il 50 per cento provengono da carbone.

Continue reading

Posted in greeeeen | Comments Off on Perché l’Australia ha aderito al protocollo di Kyoto

Proteste nelle strade in Sengal: lo spettro dei biocarburanti

L’anno scorso erano stati i messicani a protestare per i prezzi delle
tortillas. Quest’anno tocca invece al nord Africa: in Mauritania,
Senegal, Marocco, paesi dove le importazioni dei cereali sono cospicue,
stanno venendo a galla gli effetti della competizione per le derrate
alimentari sui mercati globali e del rialzo dei prezzi del petrolio.
In Mauritania per esempio i prezzi del grano sono saliti nell’ultimo
anno da 200 dollari/t a 360 dollari/t. Il governo ha reagito con
violenza alle dimostrazioni nelle strade di molte cittadine del sud est
del paese, contro il rialzo dei prezzi dei prodotti alimentari. E a
Kankossa, vicino alla frontiera con il Mali, mentre la folla cercava di
entrare e occupare la casa del prefetto regionale, un ragazzo di 18
anni è stato ucciso dalla polizia.

Continue reading

Posted in economie | Comments Off on Proteste nelle strade in Sengal: lo spettro dei biocarburanti

Revocato il mandato d’arresto ad Andrej H.

Revocato il mandato d'arresto ad Andrej H.
Gli avvocati chiedono la chiusura del procedimento 129a
Ieri la Corte federle tedesca ha annunciato la sua decisione sul
procedimento nei riguardi del sociologo berlinese Andrej H. La Corte ha deciso
che la sua detenzione non era necessaria, per mancanza di sospetti
specifici. Il mandato d'arresto contro il ricercatore e attivista era
fuori legge fin dalle prime fasi, dunque è stato revocato.
"Accogliamo questa decisione, in particolare perché tramite essa la
Corte federale conferma che la conclusione dei giudici federali era
esclusivamente speculativa ed esagerata", ha dichiarato Christina
Clamm, rappresentante legale di Andrej. "Le violazioni dei diritti del
mio cliente che sono state infitte nei mesi passato sono dunque
illegali. Il prossimo passo è chiudere il caso".
Continue reading

Posted in azioni | Comments Off on Revocato il mandato d’arresto ad Andrej H.

Birmania: togliamo il petrolio ai militari

Le due foto che compaiono questa pagina, sono state rese disponibili
dalla  Aass (American association for the advancement of science), la società americana per le scienze. Mostrano l'area
di un villaggio  fotografata  l'11 novembre 2000 (sopra) e
ripresa nuovamente il 13 dicembre 2006.  In questo intervallo di
tempo la foresta si è ripresa i propri spazi, le strutture (case
e  stalle) sono sparite. E' una delle prove che vengono portate
come testimonianza schiacciante che il regime militare che governa
Burma dal 1962 ha condotto vari crimini , non ha mai rispettato i
diritti umani, ha letteralmente cancellato intere comunità agricole, ha
costretto alla schiavitù la gente, per costruire grandi opere che
solo le ottuse società internazionali  potevano far finta di
credere fossero indispensabili e di utilità comune.

Continue reading

Posted in Generale | Comments Off on Birmania: togliamo il petrolio ai militari

Rosa, determinismo biologico, e candidati per l’Ig Nobel

Se  il rosa è il colore femminile per eccellenza, mentre i
maschi prediligono, da sempre, il blazer blu, una ragione c'è. Una
recente ricerca effettuata presso l'università di Newcastle (Uk) da
Anya Hurlbert e Yazhu Ling ha infatti confermato che non è solo
questione di gusti: tra i due sessi c'è una differenza di percezione
del colore che fa si che donne abbiano una spiccata preferenza per le
tonalità che stanno tra il rosa e il viola, mentre i maschi amano i
colori del cielo e dell'acqua. Hurlbert, laureata in fisica,  è
una ricercatrice che più di vent'anni anni studia il fenomeno della
visione. In particolare è interessata alla percezione visiva e a come i
colori interagiscono con le altre caratteristiche che ci permettono di
vedere un oggetto: forma, dimensioni, consistenza. "Il modo in cui
vediamo ci rivela molti dei meccanismi di funzionamento del nostro
cervello", sostiene.
Continue reading

Posted in azioni | Comments Off on Rosa, determinismo biologico, e candidati per l’Ig Nobel

Biciclette gratis!

Si chiama Vellib, Velo libre, il servizio di biciclette gratuite che il
Comune di Parigi offre dal 15 luglio a tutti i cittadini. Una ricetta
semplice, già messa in pratica da molte città europee e che ha dato sempre
ottimi risultati. Come è accaduto con la legge sul fumo in Italia, che ha
permesso a tutti, fumatori compresi, di scoprire quanto era bello andare a
bere una birra in locale senza avere i vestiti che puzzano nicotina per la
settimana successiva, anche gli automobiloimani più dipendenti hanno
dimostrato di saper cogliere l'occasione per spostarsi con altri mezzi. Nel
progetto parigino gli utenti potenziali, oltre 600mila, (su una popolazione
di 11 milioni di abitanti fa il 18 per cento) troveranno le biciclette a
disposizione in 750 punti. Gli utenti potranno usare la bici, riportarla al
parcheggio, usare un mezzo pubblico per le tratte più lunghe, riprendere le
due ruote per raggiungere la destinazione finale. A differenza di quelle
gialle, messe a disposizione dei milanesi in un progetto sperimentale degli
anni Ottanta, e andate tutte letteralmente a ruba, le bici parigine sono
verdi, bisex, dotate di cestino e per usarle viene richiesta una
registrazione. Già nella fase di partenza sono arrivate oltre 1200 richieste
al giorno. La prima mezz'ora di utilizzo è gratuita. Po si paga a tempo, o
per abbonamento. Un giorno intero costa un euro, sette giorni 5 euro, un
anno 29 euro.
Il sistema di pagamento ricorda quello dei posteggi, e viene effettuato via
carta di credito. Mentre un piano dinamico disponibile su un monitor in ogni
stazione, oppure in internet, indica quali stazioni sono effettivamente
dotate di biciclette.
Il progetto è costato 90 milioni di euro, finanziati tramite
sponsorizzazione privata, da una delle più grosse aziende di advertising
cittadino. Non è poco. In compenso a Milano costruiscono in
continuazione nuove e fantastiche rotonde che costano quasi due milioni
di euro ciascuna.

Posted in azioni | Comments Off on Biciclette gratis!

Il soldato cooperativo

Quello che è viene messo qui sotto è un comunicato stampa. Uno di
quelli che arrivano nelle redazioni dei gironali. I toni sono i soliti:
enfatici, diretti. Sono quelli di chi non dubita mai, e di chi ha in
mano la Grande Occasione del Mercato. Anche il prodotto è il solido:
uno squallido video game che ti fa giocare da vero soldato. Perché sia
chiaro a tutti (ma purtroppo non lo sarà mai) che l'unico vero
divertimento della razza umana è usare le armi, uccidere, lottare.
Altrimenti perché dovremmo ritenerci migliori di altri? Ma la
grande macchina della pubblicità, quella che bada al sodo, riesce a
trasformare anche il prodotto peggiore, e a renderlo appetibile. Come?
Captando quelle che sono le tendenze e gli interessi più vivaci del
momento. Così si scopre che sono diventati di moda la collaborazione,
il lavoro di squadra, la condivisione. E che queste cose sono buone
anche per vendere una sparatoria in più. E visto che questo tipo di
prodotti arrivano al consumatore solo dopo che sono stati adottati per
l'addestramento delle truppe vere, si scopre pure che anche fare la
guerra è un atto cooperativo.

Milano- 27 luglio 2007 – Non sei più solo, soldato, non più!
Con questo claim, Electronic Arts ha rivelato oggi i dettagli del
titolo d’azione che è stato top secret per tutto lo scorso anno.
Sviluppato nella boutique creativa di EA, gli Studios di produzione e
sviluppo situati a Montréal, Canada, questa nuova, originale, proprietà
intellettuale ridefinirà il genere di “sparatutto in multiplayer
cooperativo” quando sarà lanciato per piattaforme next gen, PS3 e Xbox
360, nel corso del 2007. “ARMY OF TWO” condurrà i videogiocatori
nei punti più caldi del pianeta, sull’onda dei conflitti riportati sui
titoli dei giornali, dove potranno utilizzare strategie e tattiche
uniche di collaborazione fra due giocatori, servendosi con la stessa
efficacia del supporto di un “Partner AI” (PAI) o un altro
videogiocatore in carne e ossa.

Continue reading

Posted in no limits | Comments Off on Il soldato cooperativo

Mangiare carne ti manda al forno….

Non mangiare carne non è una scelta da animalisti. O meglio non
solo. E invece soprattutto una soluzione da adottare per evitare che il
pianeta diventi un forno e una pattumiera. La prova definitiva (o
quasi), arriva da una ricerca effettuata da un gruppo dell'istituto
giapponese di scienza animale di Tsukuba. Oggetto dello studio era
l'impatto ambientale della produzione di carne sull'effetto serra,
l'acidificazione e l'eutrofizzazione delle acque e il consumo di
energia. I risultati parlano chiaro: la produzione di un chilo di
carne, per quanto riguarda le emissioni di gas serra, produce gli
stessi effetti di un'automobile di media cilindrata che viaggia per 250
chilometri. O quelli di una lampada da 100 watt lasciata sempre accesa,
notte e giorno, per 20 giorni. Un chilo di carne corrisponde infatti a
36,4 chili di anidride carbonica rilasciata in atmosfera, pronta a
catturare l'energia infrarossa emessa dal terreno, e a intrappolarla.
Non è l'unico regalo: ci sono anche 340 grammi di biossido di zolfo,
altamente corrosivo e componente delle piogge acide, 59 grammi di
fosfato, che fertilizzerà pure le piante, ma in realtà porta anche
all'eutrofizzazione delle acque,un fenomeno che porta a una esplosione
di vegetali e alla soffocazione degli animali che vivono nei fiumi e
nei laghi.

I calcoli giapponesi tengono conto solo dell'impatto dell'allevamento e
non delle strutture dell'azienda dove vengono tenuti gli animali, o del
trasporto degli animali e della carne macellata. Dunque l'impatto finale
potrebbe ancora più alto.

Una buona parte dei gas serra del chilo di carne vengono prodotti dalla
mucca quando è in vita: i gas intestinali che vengono emessi dal suo
sistema digestivo (detto in parole povere le scoregge che fa) sono
costituiti da metano, 4 volte più potente dell'anidride carbonica in
fatto di riscaldamento. E due terzi dell'energia consumata nel
processo, serve a trasportare il cibo per le mucche fino alla stalla.
Se il cibo fosse locale, il consumo fosse locale, si potrebbe ridurre
l'impatto. UNo studio svedese dimostra che la carne biologica, nutrita
con erba da pascolo invece che mangimi concentrati, consuma l'85 per
cento in meno di energia. Ma il sistema migliore, ovviamente, resta
quello di smettere di mangiarla. A meno che non venga offerta
direttamente da chi l'ha prodotta, nel luogo in cui l'ha prodotta. Continue reading

Posted in greeeeen | Comments Off on Mangiare carne ti manda al forno….